Quando si tratta di creare contenuti e gestirli, i cosiddetti «content management system», o CMS, si sono affermati come lo standard. Oltre a Wordpress e Joomla!, uno dei CMS più usati e conosciuti è Drupal. Drupal è un CMS gratuito e open-source che supporta 94 lingue ed è utilizzato prevalentemente da grandi aziende. Molti di questi CMS, compreso Drupal, offrono come standard la possibilità di creare contenuti sulla piattaforma corrispondente in diverse lingue. Gli editor lavorano direttamente nel CMS e traducono il contenuto corrispondente dalla lingua di partenza alla lingua di arrivo (lingua straniera). Benché questo approccio funzioni, non è tuttavia ottimale quando si tratta di localizzazione e traduzione. Il processo è soggetto a errori ed è piuttosto manuale in quanto prevede che il testo di partenza venga sovrascritto dagli editor o dai traduttori e venga inserito il testo di arrivo. Il traduttore deve procedere pagina dopo pagina e non può servirsi di testi o frasi già tradotti.
Per ottimizzare il processo di traduzione, risparmiare costi e tempo, Apostroph Group utilizza speciali sistemi di translation management (TMS) e strumenti di traduzione assistita, chiamati anche strumenti CAT (Computer Assisted Translation Tools). La caratteristica peculiare di questi strumenti CAT è che usano speciali database in cui sono memorizzati tutti i segmenti tradotti e la terminologia specifica del cliente. Questo significa che, durante il processo di traduzione, il traduttore riceve le traduzioni esistenti e non deve tradurre di nuovo i segmenti corrispondenti, inoltre dispone del supporto fornito dal database terminologico per utilizzare i termini corretti nella lingua di destinazione.
Affinché un contenuto possa essere modificato con i suddetti strumenti CAT e TMS, deve essere esportato dal CMS e reimportato dopo la traduzione nella lingua di destinazione appropriata. Anche in questo caso, le operazioni di esportazione e importazione sono abbastanza manuali e quindi subottimali. Un approccio migliore sarebbe quello di automatizzare i singoli passi dell'intero processo. Ed è esattamente questa automazione che Apostroph offre con il modulo sviluppato appositamente per Drupal, «Connector». Grazie all'estensibilità di Drupal e basandoci sul sistema di plugin TMGMT (Translation Management Tool), abbiamo sviluppato Connector, che collega Drupal al nostro sistema di ordini. La connessione e la comunicazione tra Drupal e il nostro sistema di ordini avviene tramite interfacce definite, le cosiddette API (Application Programming Interface).
Prima dell'uso, Connector deve essere configurato. La configurazione include la creazione dell'URL della nostra «Public API» nonché di un nome utente e una password. L'URL consente a Connector di determinare con quale servizio deve comunicare, il nome utente e la password assicurano che l'utente corrispondente possa essere identificato in Apostroph. Grazie a questo modulo, l'utente non deve uscire da Drupal e può gestire qui i suoi progetti di traduzione. Le singole pagine da tradurre possono essere raccolte in un «carrello della spesa» o trasmesse individualmente direttamente ad Apostroph con un clic. Una volta che il contenuto da tradurre è arrivato ad Apostroph, viene elaborato utilizzando gli strumenti di cui sopra e quindi messo nuovamente a disposizione di Connector. L'intero processo può essere monitorato dall'utente finale direttamente in Drupal. Così facendo, Connector richiama gli endpoint appropriati della nostra API e mostra all'utente lo stato attuale del lavoro di traduzione in Drupal. Una volta che il lavoro ha raggiunto lo stato che ne indica il completamento, il contenuto tradotto può essere scaricato di nuovo con un clic e importato automaticamente in Drupal. Il download può essere ulteriormente automatizzato configurando Connector in modo che verifichi periodicamente lo stato in modo autonomo e recuperi e importi le traduzioni completate.