Quali sono le tue lingue di lavoro e che genere di testi traduci per Apostroph?
Le mie lingue di lavoro sono il tedesco e l’italiano. Dopo gli studi in traduzione, ho intrapreso quelli in economia aziendale specializzandomi nei settori del marketing, del management e delle finanze. Apostroph mi affida testi molto variegati, come riviste aziendali, istruzioni interne, comunicati stampa, rapporti di gestione, articoli per il web e così via.
Da quanto tempo lavori con Apostroph?
Collaboriamo dal 2015.
Quali sono gli aspetti della relazione professionale con Apostroph che apprezzi di più?
Mi piace la fluidità con cui si svolge la nostra collaborazione, ampiamente agevolata dalla piattaforma dell’agenzia (myFREELANCE): dall’assegnazione dei progetti alla fatturazione passando per la consegna, fila tutto liscio come l’olio. L’eccellente comunicazione con i Project Manager, simpatici e al tempo stesso professionali, è un altro aspetto molto apprezzabile.
Qual è la prima parola che ti viene in mente quando pensi ad Apostroph e perché?
Efficienza. È, secondo me, ciò che caratterizza i processi, gli strumenti e i metodi di lavoro di Apostroph.
Come si svolge una tua giornata tipo?
Mi piace alzarmi presto la mattina per lavorare. C’è calma e il mio livello di concentrazione è al massimo. Dopo cinque o sei ore, in genere, faccio una pausa per pranzare, prendere una boccata d’aria o riposarmi. Poi mi rimetto al lavoro nel pomeriggio fino alle 18:00 circa. A volte, lavoro anche nel fine settimana, ma mai la sera perché a fine giornata non sono efficace.
Se potessi ricominciare da zero, sceglieresti lo stesso percorso professionale?
Sì, senza pensarci un secondo. Ho lavorato per diversi anni in varie imprese e in settori diversi dalla traduzione. Il mestiere di traduttrice freelance è quello che mi soddisfa di più, perché ho l’impressione di realizzare qualcosa di utile e concreto. Ha anche numerosi vantaggi, in particolare, in termini di equilibrio tra vita privata e professionale.
Hai consigli da dare ai futuri linguisti o agli altri freelance che traducono per noi?
Personalmente, quando i termini di consegna me lo permettono, torno su un problema riscontrato durante la traduzione dopo una notte di sonno riparatore; lo trovo molto più efficace che cercare di risolverlo subito. Con un po’ di distacco e le idee chiare, a volte, le soluzioni piovono dal cielo.
Grazie Caroline per averci raccontato la tua storia!
Sei approdato/a anche tu alla traduzione in modo simile a Caroline oppure in modo completamente diverso?
Raccontaci la tua esperienza nella colonna dedicata ai commenti oppure scrivi una mail a freelance@apostrophgroup.ch.
E, naturalmente, tieni gli occhi aperti... nei prossimi mesi arriveranno altre interviste con i freelance!